martedì 21 febbraio 2012

Maschere e carnevale




Martedì grasso e allora...CARNEVALE!


Voglio un po  divagare per fare un breve accenno sulle maschere della tradizione che lentamente si stanno dimenticando ma che costituiscono un importante bagaglio culturale italiano.


I festeggiamenti nel periodo del Carnevale hanno un'origine molto lontana, nelle feste religiose pagane, in cui si faceva uso delle maschere per allontanare gli spiriti maligni. 














In particolar modo, il carnevale italiano, è caratterizzato da maschere tipiche della tradizione:


- ArlecchininoNato nella Bergamo bassa, Arlecchino mostra scarso intelletto ed è sciocco e credulone; lo ritroviamo sempre nelle vesti del servo umile e del facchino.

- Balanzone:rappresenta il personaggio comico di un "dottore" soltanto di nome, a volte medico, a volte notaio ed e' una maschera presuntuosa e superba.


- Brighella: e' la maschera di un servo astuto, ingegnoso, che sa aiutare ma anche ingannare il padrone.


- Colombina: E' l'unica maschera femminile.
E' vivace, graziosa, bugiarda e parla veneziano

- Gianduia:Gianduia ha finezza di cervello e lingua arguta che adopera per mettere in ridicolo i suoi avversari. 


-Pantalone:è un vecchio mercante che,  nonostante l'età, è capace di fare le sue "avances" amorose che non si concludono mai in modo positivo.


- Pulcinella:è un servitore sciocco e chiacchierone. 


 L'uso delle maschere in antichità era fatto con lo scopo di non essere riconosciuti durante la  festa.





In Italia tanti carnevali famosi vengono celebrati con dovizia di particolari, uno su tutti Venezia; qui orde di artigiani lavorano  tutto l'anno in preparazione del famoso evento.
Famose sono le maschere veneziane prodotte che spesso vengono acquistate per poterle esporre sulle pareti di casa.













Sweet Home

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